LA SICUREZZA STRADALE E’ UN OBIETTIVO CONDIVISO

LA SICUREZZA STRADALE E’ UN OBIETTIVO CONDIVISO

Con il noleggio maggiore consapevolezza e rispetto del Codice della Strada

Il fenomeno degli incidenti stradali è tornato a crescere (dati Istat 2022) , nonostante l’obiettivo fissato dall’Europa sia quello di ridurre del 50% il numero di incidenti e vittime entro il 2030, per arrivare al 2050 con zero morti sulle strade. Tutte le fonti ufficiali che promuovono la sicurezza stradale, come ACI, ANAS e numerosi operatori privati attivi nel settore dell’educazione stradale e della consulenza, pubblicano dati che parlano chiaro: la maggior parte degli italiani sono al volante con un insieme di  comportamenti che producono risultati evidenti agli occhi di tutti e un numero di morti in risalita, dopo lo stop della pandemia.

Per noi di Ogogo la parola mobilità va a braccetto con “libertà”, ma soprattutto con “consapevolezza”.

Attraverso la nostra piattaforma di noleggio, ci occupiamo di bisogni e di soluzioni di mobilità, in un modo che va veloce, a volte troppo. Nel nostro piccolo riteniamo importante alimentare una cultura stradale positiva per i comportamenti e gli stili di guida. Cosa ne pensate dello stile di guida italiano? Proviamo insieme a riflettere sul concetto di consapevolezza alla guida, che sia bordo di un’auto o di un altro mezzo di trasporto, le basi per ridurre i rischi connessi sono sempre le stesse.

Consapevolezza di sé

Le ricerche rilevano che tra le cause più diffuse di incidenti c’è il cosiddetto self serving bias, ovvero una distorsione della percezione di sé che ci porta ad attribuire agli altri la colpa o il rischio di eventi indesiderati, sottovalutando le nostre responsabilità. Secondo l’ultima ricerca sugli stili di guida promossa da ANAS e pubblicata a novembre 2022, gli italiani bocciano la guida degli altri (che prende circa 5.5. punti su 10), ma si auto-promuovono con un voto che sfiora il 9. Capiamo bene che non è possibile, ma è frutto di fattori psicologici e culturali tipici della nostra identità.

  1. L’auto è diventata una sorta di proiezione di tante personalità che si esprimono attraverso stili di guida di vario tipo, lasciando spesso in secondo piano il rispetto delle regole.
  2. In auto spesso si trascorre così tanto tempo da sentirsi “come a casa”: si cerca il comfort, l’intrattenimento, si svolgono innumerevoli attività parallele, si sfogano stress, rabbia e frustrazione, ma come dice la campagna promossa da Anas nel 2023 quando si guida… “GUIDA E BASTA”.
  3. Un altro fattore segnalato è la percezione del proprio stato, non solo in relazione al famoso “stato di ebbrezza”, ma anche in relazione alla stanchezza, allo stress emotivo, all’assunzione di farmaci o alle condizioni di salute in genere.
grafico
Fonte Anas. Il grafico rappresenta come viene percepito il rispetto delle regole delle strada e mette a confronto la propria guida e quella degli altri.

Consapevolezza del contesto esterno

Se è vero che le regole esistono per consentire a tutti di condividere un ambiente comune, non è mai scontato che vengano rispettate, neanche quando fattori esterni ed oggettivi richiamerebbero almeno il buonsenso.

  1. L’intensità del traffico, ad esempio, sembra essere percepita come “una colpa degli altri”, quando invece è una diretta conseguenza del comportamento di tutti: orari di punta e percorsi più battuti si potrebbero in molti casi evitare, ma la forza dell’abitudine prevale come se non ci fossero mai alternative possibili.
  2. Le condizioni meteo e la visibilità vanno sempre considerate prima di una partenza e durante un percorso, avendo particolare cura di rispettare i limiti di velocità e la distanza di sicurezza.
  3. E’ necessario accettare che la strada (ma anche il mare) ospita mezzi di ogni tipo. Automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni e passeggini, guidatori di monopattini, camionisti, autisti di bus ecc. siamo in tanti a voler condurre il nostro mezzo verso una meta, ma fare tutti “un passo indietro”, invece di “sgomitare” per arrivare ad un traguardo individuale ha senza dubbio effetti positivi sul benessere collettivo.

Consapevolezza del mezzo

Infine la consapevolezza alla guida passa anche per la conoscenza del mezzo su cui si viaggia e sul suo stato di manutenzione. Molte auto sono ormai dotate di  sistemi e di dispositivi di sicurezza che possiamo scegliere in base alle esigenze specifiche della nostra mobilità, con ricerche ad hoc o con richieste specifiche che possano personalizzare al massimo la ricerca.

Inoltre è opportuno calibrare il proprio stile guida a seconda del mezzo; alcuni fattori, come ad esempio l’altezza del sedile, la postura e la regolazione del poggiatesta, la prospettiva di guida, i tempi di accelerazione o i tempi di frenata hanno un impatto importante sulla guida e cambiano sensibilmente tra mezzi diversi.

In conclusione possiamo affermare che in termini di consapevolezza il noleggio offre molti vantaggi, sia perché è obbligo del noleggiatore consegnare mezzi in regola con la manutenzione e i controlli , sia perché essere alla guida di un’auto non propria ci predispone ad un comportamento più prudente e rispettoso.

L’esperienza di guida sarà al centro di altri approfondimenti da parte di Ogogo, con una rubrica dedicata alla sicurezza delle strade e del mare, che ci auguriamo possa alimentare un dibattito costruttivo per tutti. Per qualsiasi commento o segnalazione a riguardo, vi ringraziamo in anticipo. Ogni spunto di riflessione sarà preso in considerazione dal nostro staff!

Viaggia con Ogogo! #shareyourway.

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Staff OGOGO
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